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PROMOVAX & egrave un progetto triennale finanziato dall'Unione Europea finalizzato a promuovere le vaccinazioni tra le popolazioni migranti in Europa
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In questo numero:
1. Le pratiche vaccinali nelle popolazioni migranti in Europa ed in paesi di immigrazione storica come gli Stati Uniti, il Canada e l'Australia sono state identificate e valutate nel corso del quinto pacchetto del progetto PROMOVAX. L'indice delle buone pratiche è ora disponibile sul sito web del progetto.
2. Sulla base delle buone pratiche individuate e della "Mappatura dell'origine dei migranti nell'unione europea e loro accesso alle vaccinazioni" effettuata dal quarto pacchetto del progetto, sono state redatte delle raccomandazioni sulle vacciazioni tra le popolazioni migranti. Una breve sintesi di questo documento è inclusa in questa newsletter.
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3. Infine, nel contesto dello sforzo di PROMOVAX di promuovere progetti ed iniziative rilevanti, vi segnaliamo un'iniziativa in atto negli Stati Uniti, paese con una lunga tradizione e notevole esperienza nel campo dell'immigrazione.
4. Sintesi del quarto meeting di progetto.
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1. Vaccinazioni nelle popolazioni migranti – buone pratiche nell'Unione Europea:
Il consorzio del progetto ha identificato 33 programmi idonei che ha valutato sulla base di uno specifico strumento di valutazione elaborato dal progetto ('Migrant Vaccination Best Practice Evaluation Tool').
L'indice delle buone pratiche è ora disponibile sul sito web del progetto.
http://www.promovax.eu/index.php/promovax/vaccination/vac3
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2. Raccomandazioni sulle vacciazioni tra le popolazioni migranti:
Sulla base della raccolta ed analisi delle correnti pratiche europee di vaccinazione tra le popolazioni migranti, il consorzio PROMOVAX raccomanda l'introduzione e/o l'adattamento a livello paese e/o locale delle pratiche vaccinali che rispondano ai seguenti criteri:
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Un programma vaccinale efficace rivolto alle popolazioni migranti dovrebbe essere continuo, sostenibile e dovrebbe tenere in considerazione la disponibilità del gruppo target (ad esempio centri vaccinali con orari di apertura flessibili o servizi aperti nelle ore pomeridiane o serali).
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La barriera linguistica è un ostacolo all'utilizzo del servizi sanitari. Tale barriera potrebbe essere superata grazie all'impiego di interpreti. Tuttavia sarebbe sconsigliabile applicare a questo servizio delle tariffe. In aggiunta, quando possibile, sarebbe molto utile disporre di personale sanitario in grado di parlare la lingua del gruppo target, specialmente quando la conoscenza della lingua del paese ospite in questa popolazione è limitata.
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I programmi vaccinali dovrebbero tenere in considerazione la diversità culturale impiegando mediatori culturali per superare questa barriera. Nelle pratiche vaccinali efficaci, i mediatori culturali sono formati per poter agire da educatori, promotori della salute e guide del sistema sanitario per le famiglie migranti.
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Il costo può essere una barriera importante all'efficacia dei programmi vaccinali. Per migliorare l'accesso alle immunizzazioni, i vaccini dovrebbero essere forniti gratuitamente ai migranti. Iniziative di successo hanno diversificato le fonti di finanziamento.
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Un programma ben preparato dovrebbe offrire vaccini che prendano in considerazione le catìratteristiche individuali di ciascun migrante.
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Il livello di successo dei programmi vaccinali dovrebbe essere monitorato e valutato a livello centrale e regionale in particolare circa la qualità delle attività e dei risultati (con indicatori di esito quali-quantitativi).
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La raccolta dati e la ricerca nel campo della salute dei migranti e dello status socio-economico sono fondamentali per ottenere feedback più dettagliati e realistici sul gruppo target.
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L'uso di registri e tessere vaccinali è consigliato allo scopo di facilitare l'ulteriore valutazione dei risultati ed è essenziale alla creazione di un data base consistente sulla salute delle popolazioni migranti.
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3. Il network medici per i migranti – Presentazione di un modello di buona pratica nel campo delle vaccinazioni delle popolazioni migranti.
Il network dei medici per i migranti (Migrant Clinicians Network - MCN) conta oltre 10,000 professionisti sanitari di tutte le discipline basati negli Stati Uniti, e promuove l'accesso dei migranti indigenti all'assistenza sanitaria. Gli obiettivi del programma negli ultimi venti anni sono stati l'accesso, la sicurezza, l'educazione ed il completamento delle vaccinazioni rivolte ai migranti con numerose rilevanti iniziative. Il network conta uffici centrali in Austin, Texas, e lavora in oltre 700 cliniche finanziate a livello federale ed in altrettanti dipartimenti sanitari, organizzazioni comunitarie ed università.
L'ultimo programma portato a termine dal network è stato svolto in collaborazione con i centri statunitensi per il controllo delle malattie con lo scopo di migliorare la copertura vaccinale tra i migranti a livello nazionale, statale e locale. Dei collaboratori sanitari della comunità, chiamati "promotoras" per la popolazione migrante ispanica, hanno operato in cliniche ed in consolati messicani. Hanno fornito informazioni culturalmente appropriate nel campo delle vaccinazioni ed organizzato campagne vaccinali o favorito l'accesso alle cliniche locali. Sono state sviluppate e distribuite nazionalmente "Fotonovelas" e DVD culturalmente appropriati che affrontavano il tema delle malattie prevenibili da vaccino e delle immunizazioni.
Supporto nel misurare le coperture vaccinali locali tra le comunità migranti, informazione sui bisogni vaccinali specifici di viaggiatori e migranti, promozione di un programma vaccinale accelerato rivolto a persone migranti e offerta di un'assistenza vaccinale a vita a bassa alfabetizzazione e orientata al paziente sono alcune delle risorse messe a disposizione dei medici.
Una delle nuove aree di intervento del network è l'abbinamento delle campagne vaccinali per il virus influenzale e della strategia "cocooning" per tetano, difterite e pertosse (TdaP) nelle popolazioni migranti. Questo approccio mira a diminuire le diseguaglianze nell'accesso ai servizi sanitari. Infatti i dati disponibili hanno messo in evidenza che immigrati anziani di etnia ispanica hanno la probabilità più bassa di ricevere il vaccino influenzale e che durante l'epidemia di pertosse in California nel 2010 dieci bambini ispanici sono deceduti, solo un altro decesso tra la popolazione migrante è stato riportato nello stato di Washington. Questa nuova iniziativa si svolgerà nei consolati messicani negli Stati Uniti ed in centri di medicina tradizionale. Metodi di lavoro dell'MCN includono attività di outreach e la somministrazione di vaccini nei posti di lavoro ed nelle aree residenziali.
Per maggiori dettagli è possibile consultare i materiali gratuiti sull'immunizzazione prodotti dal network,
disponibili su http://www.migrantclinician.com
e contattare la Dr.ssa Jennie McLaurin, MD MPH at jmclaurin@migrantclinician.com.
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4. Il 4o meeting dei partners del progetto PROMOVAX
Il 4o meeting dei partners del progetto PROMOVAX si è svolto ad Atene, Grecia. Hanno partecipato tutti i partner associati ed esperti e collaboratori invitati. Lo scopo pricipale di questo incontro era lo sviluppo di materiali educativi per professionisti sanitari e migranti volti a promuovere la vaccinazione di questi ultimi. In particolare, esperti dell'Ufficio Regionale per l'Europa dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dell'Organizzazione Internazionale per la Migrazione (IOM), della Human Protection Agency (HPA), del Centro Europeo per il Controllo delle Malattie (ECDC) ed esperti nell'elaborazione di toolkit sanitari del Centro di Etno Medicina, Germania, e del network dei medici per i migranti, USA, sono stati invitati per fornire il loro contributo.
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PMeeting di PROMOVAX
Il workshop UE
Il workshop UE si svolgerà a Brussel il 28 e 29 giugno 2012
4o meeting dei partner del progetto Promovax
Il quarto meeting dei partner del progetto PROMOVAX
si è svolto ad Atene, Grecia
il 5 marzo, 2012
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PROMOVAX News
Seconda Conferenza Nazionale del Forum di Salute Pubblica e Medicina Sociale, Larissa, Grecia, 25-27.11.2011
La Dr.ssa Eleni Patrozou ha effettuato una presentazione orale del progetto PROMOVAX.
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La collaborazione PROMOVAX
PROMOVAX è costituito da 11 Partner associati in 8 paesi e da 12 Collaboratori in 11 paesi.
Partner principale:
• Istituto di medicina preventiva, ambiente e medicina occupazionale, Prolepsis – Grecia
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Partner associati:
• Technische Universität Dresden – Germania
• Università degli Studi di Sassari – Italia
• The SINTEF Foundation – Norvegia
• Nofer institute of Occupational Medicine – Polonia
• University of Zagreb, Medical School – Croazia
• Research Unit in Behaviour and Social Issues – Cipro
• University of Pécs – Ungheria
• Università degli Studi di Milano – Italia
• Istituto Superiore di Sanità – Italia
• Cyprus University of Technology – Cipro
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Collaboratori:
• Istituto di Sanità Pubblica – Albania
• Università Baskent – Turchia
• Hospital de Sabadell. Consorci Hospitalarai Parc Tauli'. Universitat Autonoma de Barcelona – Spagna
• Institute of Occupational Health – Serbia
• WHO/Europe Occupational health – Germania
• WHO/Europe Communicable Disease Units – Danimarca
• Alpert Medical School of Brown University – USA
• IOM – Migration and Health Division (MHD), Brussels – Belgio
• Institute of Epidemiology, Preventive Medicine and Public Health – Grecia
• National School of Health. Instituto de Salud Carlos III. Ministry of Science and Innovation – Spagna
• European Center for Disease Prevention and Control (ECDC) – Svezia
• National centre of Infectious and Parasitic Diseases (NCIPD) – Bulgaria
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